Lezioni di Creatività Contemporanea

La creatività è una forza che permea ogni ambito dell’arte e del design: esploriamola insieme ai protagonisti della scena creativa internazionale.

La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, la Fondazione De Sanctis e la Fondazione Musica per Roma organizzano la prima edizione delle Lezioni di Creatività Contemporanea, un ciclo di cinque incontri dal 10 ottobre al 9 dicembre 2024 con il coinvolgimento di illustri personalità del mondo della scultura, dell’arte figurativa, della fotografia, dell’architettura, del design, che avranno luogo presso il Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Questa rassegna di cinque appuntamenti esplorerà il ruolo della creatività contemporanea in diverse discipline, presentando un protagonista internazionale e di ciascun campo, analizzando il processo creativo, le fonti di ispirazione e l’impatto culturale delle sue opere.

Programma

Cinque incontri per esplorare il ruolo della creatività contemporanea in diverse discipline, con il coinvolgimento di illustri personalità internazionali.

10/ott

Jago

Roma/ Teatro Studio Borgna, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone 

19.30

31/ott

Isabel Munoz

Roma/ Teatro Studio Borgna, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone 

19.30

15/nov

Piero Lissoni

Roma/ Teatro Studio Borgna, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone 

19.30

1/dic

Edoardo Tresoldi

Roma/ Teatro Studio Borgna, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone 

19.30

9/dic

Santiago Calatrava

Roma/ Teatro Studio Borgna, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone 

19.30

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JAGO

JAGO è uno scultore italiano nato a Frosinone nel 1987. La sua ricerca artistica fonda le radici nelle tecniche tradizionali e instaura un rapporto diretto con il pubblico mediante l’utilizzo di video e dei social network, per condividere il processo produttivo. A 24 anni è stato selezionato per partecipare alla 54a edizione della Biennale di Venezia, esponendo il busto in marmo di Papa Benedetto XVI (2009) che gli è valso la Medaglia Pontificia. La scultura giovanile è stata poi rielaborata nel 2016, prendendo il nome di Habemus Hominem e divenendo uno dei suoi lavori più noti. Nel 2019, in occasione della missione Beyond dell’ESA, JAGO è stato il primo artista ad aver inviato una scultura in marmo (The First Baby) sulla Stazione Spaziale Internazionale. Nel novembre 2020 realizza l’installazione Look Down, che viene collocata in Piazza del Plebiscito a Napoli, per poi essere esposta nel deserto di Al Haniyah a Fujairah (UAE). Il 1 ottobre 2021 JAGO installa la sua Pietà nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, in Piazza del Popolo (Roma) e il 12 marzo 2022 inaugura la mostra JAGO – The Exhibition presso Palazzo Bonaparte a Roma. Il 20 maggio 2023 il laboratorio nella Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi (Napoli) apre al pubblico come Jago Museum. A giugno 2024 viene presentato al Tribeca Film Festival ed esce al cinema il film documentario Jago Into The White, con la regia di Luigi Pingitore.

PH Ximena y Sergio

Isabel Muñoz

Isabel Muñoz ha girato il mondo con la sua macchina fotografica ritraendo i sentimenti dell’essere umano nel suo stato più puro e intimo per più di quarant’anni. Dalla dignità delle tribù primitive allo sconforto delle prigioni; dalla sensualità della danza alla denuncia dell’oppressione; dall’estasi che supera il dolore lacerante al dolore che non può più essere superato. L’artista catalana ha fotografato quasi tutti i sentimenti e le emozioni che abitano la specie umana, inclusi quelli dei nostri antenati, i primati, i cui gesti fanno parte dei nostri geni da milioni di anni. Negli ultimi tempi si sta dedicando alla scoperta di Tas Tepeler, in Turchia, una nuova civiltà che sta rivoluzionando il corso della storia. Nel 2016 le è stato conferito il Premio Nazionale di Fotografia Spagnolo, mentre in passato ha ricevuto, tra gli altri, il World Press Photo nel 1999 e nel 2004, il Bartolomé Ros, l’Unicef Spagna, la Medaglia d’Oro al Merito delle Belle Arti nel 2009, il Premio della Comunità di Madrid. Nel 2018 è stata invitata a creare due pezzi esclusivi per la collezione della Fondazione Amigos del Prado per riflettere sulla ricchezza artistica e storica del museo. Recentemente è stata eletta membro della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando nella sezione delle Nuove Arti dell’Immagine. Le sue opere sono incluse nelle più importanti collezioni pubbliche e private del mondo. Tra queste, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía a Madrid, Foto Colectania a Barcellona, Maison Européenne de la Photographie a Parigi e il New Museum of Contemporary Art a New York.

PH Veronica Gaido

Piero Lissoni

Piero Lissoni è architetto, designer e art director ed è riconosciuto tra i maestri del design contemporaneo. Da oltre trent’anni sviluppa progetti internazionali di architettura, interior, product design e graphic design. Piero Lissoni è inoltre direttore creativo di Alpi, B&B Italia, Boffi, Living Divani, Lema, Lualdi, Porro e Sanlorenzo. Tra i progetti di architettura e interni più importanti si segnalano il Dorothea Hotel a Budapest (2023), l’hotel AKA Nomad a New York, Shangri-La Shougang Park a Pechino (2021) realizzato per le Olimpiadi invernali del 2022, The Ritz-Carlton Residences a Miami Beach (2020), Grand Park Hotel a Rovigno in Croazia (2019), il restyling dello storico locale Camparino in Galleria a Milano (2019), The Middle House del gruppo Swire Hotel a Shanghai (2018), i progetti residenziali One Paraiso e Grand Paraiso a Miami (2018), The Oberoi Al Zorah Beach Resort Ajman negli Emirati Arabi (2017), gli interni di una serie di yacht per Sanlorenzo, Conservatorium Hotel ad Amsterdam (2012), la ristrutturazione dello storico Teatro Nazionale a Milano (2009), oltre agli headquarters di aziende come Boffi, Glas Italia, Fantini, Living Divani e i cantieri navali di Sanlorenzo di La Spezia e Ameglia. Piero Lissoni ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Compasso d’Oro alla Carriera, due Compasso d’Oro ADI, il Good Design Award, il Red Dot Award.

PH Glauco Canalis 

Edoardo Tresoldi

Edoardo Tresoldi (Milano, 1987) realizza opere di arte pubblica di grandi dimensioni, che esplorano la relazione tra corpi, architettura e paesaggio. I suoi anti-monumenti evocano presenze reali, scomparse o possibili, che attraversano le memorie materiali e immateriali, e i riti delle comunità con le quali interagiscono. A partire dall’intervento sulla Basilica di Siponto (2016), il suo lavoro si è spesso confrontato con l’archeologia e il paesaggio delle rovine, affiancando la ricerca filologica alla pratica scultorea e all’interesse per il concetto di “materia assente”. Esito di un denso processo preparatorio, di conoscenza dei siti e della loro storia (archivi, storie orali, tracce documentali), gli interventi di Tresoldi trasformano luoghi e paesaggi, enfatizzandone le componenti relazionali, immersive e meditative. Tresoldi si avvale della collaborazione di altri artisti e di figure provenienti da ambiti e discipline diverse, con cui entra in dialogo per immaginare le sue opere e per ipotizzare nuove pratiche di ricerca e conservazione di beni culturali e paesaggistici. Le sue opere si contrappongono al rigido canone del monumento, attivando nuove forme di condivisione e scambio, tra territori, comunità e forme di sapere. Diverse opere, come Etherea (Coachella, 2018) e Locus (Derive, 2017), sono pensate all’interno di contesti contemporanei di aggregazione, che portano la traccia di altri luoghi simbolici della vita collettiva, quali il teatro, la basilica, la piazza. La trasparenza delle strutture invita, inoltre, a una riflessione sulla fluidità delle interazioni tra interno ed esterno, tra paesaggio naturale e culturale (Simbiosi, 2019; Opera, 2020). Ridefinendo di continuo il loro rapporto con il tempo e l’ambiente, le opere di Tresoldi subiscono così una continua metamorfosi: uno sviluppo organico in cui corpi e spazi si riconfigurano continuamente per creare un’opera pubblica aperta e processuale. 

PH Thomas Hoeffgen 

Santiago Calatrava

Santiago Calatrava – Architetto, Artista e Ingegnere – è nato nel 1951 a Valencia, in Spagna. Ha conseguito una laurea in architettura presso l’Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Valencia e nel 1975 si è iscritto al ETH (Istituto Federale Svizzero di Tecnologia) di Zurigo, ottenendo il dottorato nel 1981 con la tesi: Sulla piegabilità delle strutture spaziali. Lo stesso anno ha aperto il suo primo studio a Zurigo e ha iniziato a ricevere piccoli incarichi di ingegneria. Ha anche iniziato a partecipare a concorsi, con la sua prima proposta vincente nel 1983 per il design e la costruzione della Stazione ferroviaria di Stadelhofen a Zurigo e nel 1984 ha progettato il Ponte del Bach de Roda a Barcellona. Nel 1991, ha vinto un concorso a Valencia per un grande complesso culturale e intervento urbano – la Città delle Arti e delle Scienze, ad oggi il complesso culturale più visitato in Spagna. Nel 2004, dopo essersi occupato dell’espansione del Museo d’Arte di Milwaukee nel 1994, ha aperto un ufficio a New York City e prima ancora uno a Parigi. Tra i suoi progetti statunitensi ci sono il Ponte Sundial a Redding, California, i ponti sul Fiume Trinity a Dallas, Texas, e l’Hub di trasporto e la Chiesa Greca Ortodossa di San Nicola del World Trade Center a New York City. Nel 2016, a seguito della commissione di importanti progetti negli Emirati Arabi Uniti – la Dubai Creek Tower e il Padiglione UAE per l’Expo di Dubai 2020 – ha aperto un ufficio a Dubai, diretto dal figlio Micael Calatrava, formatosi come ingegnere e attuale CEO. Dal 2000, Santiago Calatrava ha lavorato in Argentina, Belgio, Spagna, USA, Grecia, Olanda, Inghilterra, Israele, Svizzera, Brasile e Norvegia e, attualmente, sono in fase di progettazione o costruzione suoi progetti in Belgio, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Cina, USA e Italia. Calatrava è docente ospite permanente presso Università come l’ETH di Zurigo e l’Università di Yale e nel corso della sua carriera, ha ricevuto oltre 20 lauree honoris causa (Doctor Honoris Causa) da molte delle più prestigiose università del mondo e numerosissimi premi e riconoscimenti da istituzioni e organizzazioni rinomate, come il Premio UIA Auguste Perret nel 1987 e la Medaglia Nazionale dell’AIA (2012). È stato nominato “Global Leader for Tomorrow” dal World Economic Forum nel 1993 ed è stato nominato come una delle 100 persone più influenti dalla rivista Time nel 2005. 

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