Francesco De Sanctis

Il manoscritto della ‘Storia della letteratura italiana’

Napoli, Biblioteca Nazionale, XVI.A.70. Cart.; 1868-1870; mm 218×160, 560 cc. (lacune:cc. 233-238, 506, 551).

Cinquecentocinquantatre carte sciolte di diversa tipologia – sottili fogli ripiegati in due, fogli singoli ottenuti dal taglio degli stessi, carta intestata della Camera dei Deputati – accolgono la stesura della Storia della letteratura italiana utilizzata in tipografia per la composizione della princeps, presso l’editore Morano a Napoli: macchie d’inchiostro, piccoli segni interni – prevalentemente crocette a matita – in un sol caso, a c. 98r, una breve annotazione, “fin qui”, del tipografo compositore, sono tracce evidenti dell’uso tipografico del manoscritto, peraltro attestato nella corrispondenza contemporanea dell’autore.

Il testo vi figura fittamente e distintamente vergato dalla minuta grafia desanctisiana solo sul recto, secondo una prassi riconducibile alla considerazione espressa dall’autore in una lettera al Morano che «ciascuna cartella corrisponde a una pagina di stampa, perciò scrivo sì stretto»;sporadiche le eccezioni per alcune note scritte sul verso: tutte le altre, prevalentemente presenti nei primi capitoli, sono richiamate con numeri progressivi e scritte a piè di pagina; anche la cartulazione, appena distinguibile dal testo, sul margine superiore esterno, è di mano dell’autore.

Il manoscritto fu donato dalla vedova De Sanctis alla Biblioteca del Museo di San Martino, costituita nel 1876 per iniziativa dell’archeologo Giuseppe Fiorelli e confluita, nel 1924, nelle raccolte della Biblioteca Nazionale di Napoli. In quella sede l’autografo della Storia è stato esposto nella mostra bibliografica allestita in occasione del centenario della morte di Francesco De Sanctis: un articolato percorso espositivo in cui autografi e manoscritti, giornali d’epoca, libri e opuscoli, concorrevano a delineare la biografia intellettuale del critico e del politico, a documentare lo svolgimento del suo pensiero in un arco di tempo (1835-1883) in cui si racchiude uno dei periodi più intensi della cultura napoletana.

la ‘Storia della letteratura italiana’

De Sanctis

[C. 334r: Mentre De Sanctis sta scrivendo il capitolo su Machiavelli, le truppe italiane entrano a Roma]

 

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