Le biblioteche e i manoscritti dei capolavori della storia della letteratura

Grazie ai prestiti ottenuti dalle principali biblioteche italiane, in Quirinale sarà possibile per la prima volta nella storia, ammirare gli autografi più preziosi della della letteratura italiana, che ne hanno fatto la storia.


Archivio di Stato di Firenze

L'Archivio di Stato di Firenze conserva oltre 70 Km di materiale documentario, dall'VIII sec. ai nostri giorni, raccolto in più di 600 fondi e costituito dalle più diverse tipologie: carteggi, diplomi, codici miniati, statuti, disegni, carte nautiche e geografiche che recano iscritta la memoria storica delle vicende politiche, sociali, culturali e artistiche di Firenze e della Toscana e che fanno dell'Archivio di Stato di Firenze un punto di riferimento per ricercatori di tutto il mondo.

Manoscritto in mostra: Uno scritto politico, Nicolò Machiavelli


Biblioteca Comunale Passerini Landi, Piacenza

Nel 1774 il duca di Parma e Piacenza Ferdinando di Borbone istituì la "Biblioteca Reale" piacentina con sede nel collegio di San Pietro. Nel 1791 la Biblioteca reale venne fusa con la Biblioteca Passerini, di pertinenza del Collegio dei Teologi, che fu collocata nel Palazzo di San Pietro; la direzione della Biblioteca fu assunta dal Collegio dei Teologi. Durante il governo napoleonico un decreto governativo del 1811 dichiarava la biblioteca "Comunitativa" affidandone l'amministrazione al Comune di Piacenza. Durante la Restaurazione il trasferimento della Biblioteca al comune divenne definitivo. Lo statuto del 1878, deliberato dal Consiglio Comunale, modificò il nome dell'ente che si intitolò "Biblioteca Passerini-Landi". Con tale denominazione si ricordava il conte Pier Francesco Passerini, vissuto nel Seicento, considerato il precursore della fondazione e il marchese Ferdinando Landi che, nella prima metà del secolo, raccolse la pregiatissima biblioteca che poi i suoi eredi donarono al Comune.

Manoscritto in mostra: Il più antico manoscritto datato della 'Commedia', Dante Alighieri


Biblioteca Medicea Laurenziana, Firenze

La Biblioteca Medicea Laurenziana, è una delle principali raccolte di manoscritti al mondo, nonché un importante complesso architettonico di Firenze, disegnato da Michelangelo Buonarroti tra il 1519 e il 1534.
Essa custodisce 68.405 volumi a stampa, 406 incunaboli, 4.058 cinquecentine e, soprattutto, 11.044 pregiatissimi manoscritti, nonché la maggiore collezione italiana di papiri egizi. Vi si accede dai chiostri della basilica di San Lorenzo a Firenze, da cui il nome Laurenziana. Medicea deriva invece dal fatto di essere nata dalle collezioni librarie di membri della famiglia Medici.

Manoscritto in mostra: La "Vita", Vittorio Alfieri
Manoscritto in mostra: "Storia d'Italia", Francesco Guicciardini
Manoscritto in mostra: Una raccolta di lettere petrarchesche, Francesco Petrarca
Manoscritto in mostra: Un'antologia della lirica delle origini: il Laurenziano


Biblioteca Nazionale Braidense, Milano

La Biblioteca Nazionale Braidense venne costituita nel 1770 dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria che decise di destinare ad uso pubblico la biblioteca del conte Carlo Pertusati, in quanto riteneva insufficiente al riguardo la Biblioteca Ambrosiana, ricca di manoscritti ma non di libri a stampa. a Biblioteca ha sede nel Palazzo di Brera, un edificio imponente costruito dai Gesuiti nel XVII secolo. Oltre alla Biblioteca, il Palazzo è sede anche della Pinacoteca di Brera, dell'Osservatorio Astronomico di Brera, dell'Orto Botanico, dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e dell'Accademia di Belle Arti. La Braidense si configura sin dall'inizio come una biblioteca di carattere generale. Nelle sue raccolte si trovavano corali miniati, opere storiche e letterarie, teologiche, giuridiche insieme alle grandi opere di consultazione generale.

Manoscritto in mostra: La seconda minuta autografa dei Promessi Sposi, Alessandro Manzoni


Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze

La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNCF) si trova in un edificio monumentale sul Lungarno di Firenze all'altezza della Piazza dei Cavalleggeri nel Borgo Santa Croce. È una delle più importanti biblioteche europee e la più grande tra le biblioteche italiane e, insieme alla Biblioteca di Roma, è l'unica ad essere Centrale, funzione conferitegli quando Firenze era Capitale d'Italia.
Possiede infatti 6.000.000 volumi a stampa, 2.689.672 opuscoli, 25.000 manoscritti, 4.000 incunaboli, 29.000 edizioni del XVI secolo e oltre 1.000.000 di autografi. Le scaffalature dei depositi librari coprono attualmente 120 km lineari, con un incremento annuo di 1 km e 475 metri.

Manoscritto in mostra: L''Inno alla nave delle Muse', Ugo Foscolo
Manoscritto in mostra: Due lezioni sull''Inferno' di Dante, Galileo Galilei


Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III, Napoli

La Biblioteca venne istituita alla fine del XVIII secolo, raccogliendo nel Palazzo degli Studi, oggi sede del Museo Archeologico, le raccolte librarie provenienti dalla reggia di Capodimonte. Fu aperta al pubblico nel 1804 con il nome di Reale Biblioteca di Napoli, diventando nel 1816 Reale Biblioteca Borbonica. Nel 1860 con l'unità d'Italia assunse il nome di Biblioteca Nazionale. Nel 1922 la sede, dopo lungo dibattito e su suggerimento di Benedetto Croce, fu spostata in quella attuale nel Palazzo Reale. Ha un patrimonio di quasi due milioni di volumi, circa 20.000 manoscritti, più di 8.000 periodici, 4.500 incunaboli e 1.800 papiri ercolanensi, che la rende la terza tra le biblioteche italiane.

Manoscritto in mostra: 'Storia della letteratura italiana', Francesco De Sanctis
Manoscritto in mostra: Il secondo autografo del "Canto notturno, Giacomo Leopardi
Manoscritto in mostra: I 'Principii d'una Scienza Nuova', Gian Battista Vico
Manoscritto in mostra: L'autografo napoletano della 'Gerusalemme conquistata', Torquato Tasso
Manoscritto in mostra: Frammenti dell''Orlando furioso', Ludovico Ariosto


Biblioteca Reale di Torino

La Biblioteca Reale è inserita nel complesso del Palazzo Reale di Torino, in un raffinato ambiente scelto nel 1837 dal suo fondatore, il re di Sardegna Carlo Alberto, e progettato dall'architetto di corte Pelagio Palagi. Attualmente la Biblioteca conserva circa 200.000 volumi, 4.500 manoscritti, 3.055 disegni, 187 incunaboli, 5.019 cinquecentine, 1.500 pergamene, 1.112 periodici, 400 album fotografici, carte geografiche, incisioni e stampe. Fra i disegni si segnala la collezione di circa 2000 disegni di antichi maestri, acquistata nel 1840. Della collezione fanno parte anche 13 fogli di Leonardo da Vinci, fra i quali il famoso Autoritratto e il Codice sul volo degli uccelli.

Manoscritto in mostra: L'autografo torinese de 'La Galeria', Gian Battista Marino


Casa di Carlo Goldoni, Venezia

La costruzione di Ca' Centani anche detta Centanni, divenuta famosa per essere stata la dimora del famoso commediografo Carlo Goldoni, risale a molto tempo prima di dare i natali al suo illustre ospite. La casa edificata nel 1400 è un chiarissimo e vivido esempio dell'architettura gotica veneziana molto in voga nel XV secolo. La parte museale della Casa di Goldoni è stata strutturata in modo da utilizzare a pieno le suggestioni della costruzione gotica, affiancando ad esse, la possibilità di partecipazione del pubblico. Nelle tre sale del primo piano dell'imponente struttura vengono rappresentati i tempi principali del teatro di Carlo Goldoni.

Manoscritto in mostra: Una tragedia in versi, Carlo Goldoni


Comune di Visso, Macerata

La collezione dei manoscritti di Giacomo Leopardi di proprietà del Comune di Visso si compone di sei Idilli, dal I al VI: L’Infinito, La sera del giorno festivo, La Ricordanza, Il Sogno, Lo spavento notturno, La vita solitaria; L’Epistola al conte Carlo Pepoli; Cinque Sonetti di ser pecora fiorentino beccaio; La Prefazione al Petrarca e n.14 lettere indirizzate all’editore milanese Antonio Fortunato Stella tra il 1826 ed il 1831.
A Visso la collezione in origine era composta da carte sciolte, il Comune ha poi unito le carte relative ad ogni composizione, facendo incollare una brachetta bianca sul margine sinistro di ciascun foglio e  facendo passare un sottile filo di cotone rosso in ogni brachetta. Tale collezione è stata collocata in una sala del museo civico-diocesano di Sant’Agostino, situato in piazza Martiri Vissani, adiacente alla Collegiata di Santa Maria.

Manoscritto in mostra: L'autografo dell' 'Infinito', Giacomo Leopardi


Fondazione Giorgio Cini, Istituto Storia dell'Arte, Venezia

La Fondazione Giorgio Cini fu istituita da Vittorio Cini, in ricordo del figlio Giorgio, con lo scopo di restaurare l'Isola di San Giorgio Maggiore, gravemente degradata da quasi centocinquant'anni di occupazione militare, di reinserirla nella vita di Venezia e di farne un centro internazionale di attività culturali. La Fondazione oltre alle proprie attività di ricerca, mostre e convegni, spettacoli e concerti, accoglie congressi e convegni di qualificate organizzazioni scientifiche e culturali e ospita iniziative di assoluta importanza nel campo dei rapporti internazionali.

Manoscritto in mostra: Il crepuscolo dell'umanesimo: i 'Miscellanea', Angelo Poliziano


Staatsbibliothek zu Berlin

La Biblioteca di Stato (Staatsbibliothek) o Biblioteca Nazionale di Berlino, situata in Kemperplatz a Berlino-Tiergarten, è una celebre architettura di Hans Scharoun.
Fu realizzata tra il 1967 e il 1978, in quanto era nata la necessità di dotare il settore occidentale di Berlino di una Biblioteca di Stato, dal momento che quella originaria era rimasta nel settore orientale in seguito alla costruzione del Muro nel 1961. L'edificio rappresenta un capolavoro della corrente organica del Movimento Moderno. La sua eccezionale organizzazione spaziale e funzionale ne fa un punto di riferimento obbligato per la progettazione di nuove biblioteche ripreso ancora oggi da molti architetti.

Manoscritto in mostra: Decameron, Giovanni Boccaccio


Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Milano

La grande Biblioteca lombarda fondata dal cardinale Federico Borromeo fu una delle prime che per il gesto di un illustre mecenate venisse aperta alla pubblica lettura (1609). Fu concepita dal fondatore come un centro di studio e di cultura: volle infatti che vi fiorissero a lato altre istituzioni come il Collegio dei Dottori, l'Accademia di Belle Arti e la Pinacoteca. Per la vastità delle raccolte e per il numero e il pregio dei codici, l'Ambrosiana è indubbiamente una delle prime biblioteche italiane e del mondo.

Manoscritto in mostra: Le 'Odi' in una redazione autografa, Giuseppe Parini